In un simposio di forme e colori, ogni borsa racchiude sorprendenti particolari artigianali che stupiscono ed impreziosiscono chi le indossa, in un alfabeto di pelle in pieno fiore e seta comasca. ProgettatA da donne per le donne, ogni borsa è unica, fatta a mano, numerata. Benvenuti nel mondo di D’ASY Milano.
Raffinate, ricercate, studiate, uniche; linee decise, giochi cromatici, inserti in seta; due donne, un’avventura appena iniziata, una storia dove passione per il bello e per il Made in Italy artigianale si fondono con studio e tradizione, stile nuovo e maniacale cura di ogni dettaglio, dai materiali alle chiusure di ogni borsa, in un’atmosfera quieta, in sincrono con il suono placido delle invitanti sponde del Lago di Como, che profumano sempre un po’ di seta.
Due linee (per ora) della famiglia D’ASY Milano: “LEI”, la più emblematica, con incursioni nell’arte contemporanea grazie ad una capsule collection, una chiusura studiata ad arte, linee precise ed inserti in seta, coordinati con il foulard, ed una tracolla (che può essere tolta) per decidere come indossarla al meglio.

Poi abbiamo “YULIA”, una clutch multifunzionale, anch’essa con gli inserti in seta, un concentrato di bellezza che ricorda i ruggenti anni Settanta: la si può portare a tracolla, a mano, in vita (perché no?) ed all’occorrenza anche con un bracciale.
ADdentriamoci nel garbato mondo d’ASY milano
Un mondo bello ma funzionale, dove i colori ed i materiali made in Italy, così come la fattura, scandiscono il passo di una storia giovane che racconta della grande tradizione serica del comparto lombardo, dietro i disegni di due donne, Alessandra Ferraro e Silvana Soffitta che hanno aggregato la loro passione per le borse, per il bello e per il made in Italy in una sintesi di sicuro successo.
Come descrivereste le vostre creazioni?
Sono senza dubbio originali, nel senso che sono un prodotto autenticato Made in Italy e di design. Ma soprattutto sono un complemento di una donna: sono borse che si fanno notare, con i loro colori, in armonia o in contrasto, che tendono a sdrammatizzare una borsa importante, ed è per questo che piacciono anche ai giovani, alle persone “giovanili” e persino agli uomini!
Certo, sicuramente sono particolari e multitasking.
Certo. Sono accessori che vengono apprezzati soprattutto da chi non ha paura di svelarsi, da persone che non si soffermano alle apparenze e che sanno che un dettaglio rende ciascun accessorio non omologante. Difatti sono borse uniche: nella placca c’è il numero seriale che rende ancora più palese la loro irripetibilità e, se il cliente vuole, è possibile anche incidere a mano una frase, un nome, un ricordo.

“LEI”, la sorella maggiore di casa d’Asy MILANO
“LEI” è il nome che Alessandra e Silvana hanno deciso di regalare alla borsa dalle dimensioni medio grandi, dagli inserti di seta in pendant con il foulard che l’accompagna, impreziosendola.



“LEI” è una borsa di dimensioni medio-grandi. Anche se rigida, tutte le clienti sono impressionate dalla sua leggerezza, merito di uno studio e di una sua progettazione minuziosa. Può essere portata a mano o con la tracolla. Gli anelli divengono anche un portachiavi, comodissimo anche per trovarle velocemente. È una borsa pensata per le donne: ad esempio, l’apertura frontale è studiata per essere aperta agevolmente, pur con un meccanismo di sicurezza.
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Sono tante le varianti cromatiche di “LEI”, ognuna ispirata a qualcosa: fa sorridere il modello “Tabù”, minimal, bianco e nero, ispirato alla celebre figura dell’omonima pubblicità di liquirizie degli anni ’80; la “Pansè”, prugna e lilla, con inserti di seta con fantasia cachemire; la “Montparnasse”, che ricorda i colori del quartiere parigino tra giallo zafferano in contrasto con il viola; la “Optical”, dove impera il bianco con elementi neri, rimandando a movimenti artistici astratti degli anni Settanta; la “Van Gogh”, nella quale il prugna viene ingentilito dal giallo.

Ancora. La delicatissima “Etoile”, dove un romanticissimo rosa tenue, addolcito ulteriormente dagli interni floreali in seta, è definito da dettagli in color castagno; la “Vivienne”, ispirata all’eccentrico vulcano creativo di Vivienne Westwood, gioca con il prugna ed il rosso con una seta interna che riecheggia di Art Deco; la “Coramandel”, dedicata alla poesia del corallo; la “Pouvre d’Ange”, fresca nei sui colori freddi verdi ed azzurri; la “Oyster”, nella quale la creatività londinese è rappresentata abbinando un rosa deciso con un grigio quasi ghiaccio; la Malaquite, un tripudio di blu e turchese.

In questa convergenza di colori e creatività non potevano mancare delle incursioni con l’arte contemporanea, grazie alla capsule collection “Asterope Ant”, nella quale una LEI è impreziosita a mano dal tocco artistico di Michela Baldi, artista contemporanea figurativa che racconta la sua arte attraverso tante formichine dipinte sulla borsa.

Con D’ASY Milano ci siamo prefissate anche di rendere sempre più accessibile il mondo dell’arte, valorizzando artisti contemporanei al di fuori del circuito canonico. Abbiamo invitato Michela Baldi a collaborare con noi. Conoscevamo i suoi lavori e siamo rimaste colpite dalle sue formiche esposte alla Biennale di Venezia su strisce di antiche lenzuola, come una sorta di “accompagnamento”. Siamo felicissime del risultato, bellissimo lavorare in sinergia con gli artisti! Le formiche hanno sempre un intento comunitario e aggregante molto forte e nel mondo di oggi, dove si è persa l’importanza di fare rete, noi ci sentiamo come delle piccole formichine. Così nasce la nostra capsule. Michela le dipinge tutte a mano e la loro traiettoria cambia continuamente, per cui anche in questo caso ogni borsa è unica.
“YULIA”, un concetrato di stile multitasking
Già, poi abbiamo un’altra linea, chiamata “YULIA”.
YULIA è il nostro modello più piccolo, che può essere portato a mano, a tracolla, e grazie ad un gioco di cinture, anche in vita. È pochette, tracolla ed elegante borsa marsupio, riscoprendo questo accessorio relegato da troppo tempo a compagno solo funzionale dei viaggiatori. Si ispira ai manicotti scaldamani che si portavano in Russia: preziosi accessori ricamati allacciati con due anelli al cappotto. Potremmo dire: “Una borsa per la vita“.

Anche YULIA spazia con i colori: la “Lilas Plume” declina un coccodrillo bordeaux sfumato sulla chiusura dorata; i modelli “Coral Juice” e “Marine Flame” coniugano, in maniera opposta, i toni del profondo blu mare con il rosso del corallo; la piccola “Chestnut” gioca con i colori complementari del marrone castagna e del lilla, anch’essa declinata al contrario con il modello “Peach Blosson”.

Ed anche YULIA non è esente dalle capsule collection: nascono così la simpaticissima “Cappuccino”, interamente di seta dai colori caffelatte ed una colorata seta interna floreale; l’allegra “Fireworks for Frida”, ispirata alla celebre pittrice; ed è sempre una pittrice che ha dato l’idea per la sognante “Suzanne” che, con la sua fantasia di seta con colorati fiori su fondo azzurro mare, si rivolge a Suzanne Valadon.

Per YULIA abbiamo pensato una capsule collection particolare, sperimentando con le sete che di solito sono il cuore, l’interno delle nostre borse. Questa volta abbiamo deciso di portarle anche all’esterno, cogliendo lo spunto di qualche cliente innamorata dell’unicità dei nostri tessuti.
Artigianalità e made in Italy per una bellezza non solo per gli occhi
Ogni borsa è unica e realizzata a mano. Materiali di primissima qualità, ricerca negli archivi serici, fonte inesauribile di meraviglia e di ispirazione, progettazione ergonomica che unisce senso estetico e praticità di un accessorio, la borsa, da sempre speculare di ogni donna.
Le nostre borse si rivolgono ad un target alto perché sono interamente fatte a mano e sono leggerissime. Sono realizzate nel comparto lombardo, da artigiani che producono per l’alta moda e che ci seguono nei nostri “piccoli” numeri, credendo fermamente nel progetto D’ASY Milano. Anche la minuteria è in ottone, disegnata da noi. Tutte le aziende sono certificate Made in Italy ed abbracciano i criteri di un lavoro etico.
Ma il vostro è un mondo dove i materiali sono sicuramente i protagonisti.
Certo, i materiali sono importantissimi. Usiamo solo pelli italiane in pieno fiore, trattate con conce vegetali che ne esaltano la bellezza ed anche il profumo, senza il trattamento al cromo. Usiamo l’ottone palladiato o dorato per i dettagli in metallo ed ovviamente la seta comasca che ci permette di realizzare delle borse che servano anche a rivalutare la tradizione serica comasca, anche utilizzando dei pezzi di archivio.
In effetti, un tripudio di disegni cachemire, jacquard, stampe incorniciano queste borse, sia al loro interno, sia con i foulard che le accompagnano, come nel caso del modello LEI.
Le sete che utilizziamo sono trattate naturalmente al silicone, permettendo dunque di renderle impermeabili senza intaccare la sensorialità tipica della seta e la sua eleganza intrinseca.
Amicizia, passione per la tradizione made in Italy e per le borse, ovviamente.
Sì, nasce fondamentalmente sulla base di questi ingredienti l’avventura imprenditoriale di Silvana Soffitta e di Alessandra Ferraro: la prima con una grande esperienza nel settore tessile e serico, la seconda, giovane manager della Boston Consulting Group.
L’input è venuto da Alessandra Ferraro – mi spiega Silvana – che conosco da quando è piccola e che voleva lavorare con me su un progetto imprenditoriale nel settore del Made in Italy di lusso, passione che ci accomuna entrambe. Ed allora abbiamo iniziato a disegnare borse, con in mente di fare qualcosa di nuovo: da lì in poi abbiamo continuato a studiare e progettare senza più fermarci; bisogna essere pragmatici nel mondo dell’imprenditoria, perché a nostro avviso l’imprenditore non dice cosa fare, lo fa direttamente e noi ci siamo buttate in questo mondo. E poi siamo multitasking, come le nostre borse.

Il successo non si è fatto aspettare. D’ASY Milano è entrato nei cuori di selezionati clienti che apprezzano questi piccoli scrigni di artigianalità e buon gusto, abbracciando anche l’interesse degli addetti ai lavori:
Abbiamo avuto belle soddisfazioni anche durante le fiere, specialmente durante il FuoriSalone di Milano. Perché, sai, mentre alla Settimana della Moda entrano gli addetti al settore, è nel Fuori Salone che c’è molto fermento creativo tra le varie discipline artistiche. Come nello scorso evento 2016 dove abbiamo avuto l’opportunità di esporre al Magna Pars di via Tortona in occasione di una istallazione dedicata al Casa del Grande Gatsby. Un caso? Mah, l’Art Deco è fonte di frizzante rivisitazione e noi di D’ASY ne sentiamo gli influssi.
Siete indissolubilmente ancorate all’artigianalità. Che valore ha, secondo voi, l’artigianato, oggi?
Le nostre realtà produttive sono sempre più fagocitate dall’estero. Insieme al turismo ed al food, il made in Italy artigianale è rimasta l’unica risorsa di cui l’Italia può avvalersi. Quindi dobbiamo rimetterci in gioco ripartendo dalla capacità e dalla nostra ricchezza del territorio, fatto di artigiani, turismo ed arte.
Per ripartire servono anche i giovani. Qual è il rapporto secondo voi tra giovani ed artigianato?
L’artigianato si basa sulla consapevolezza dell’intero processo produttivo, cosa che la frammentazione del lavoro rende a volte impossibile da comprendere nella sua compiutezza. “Sporcarsi le mani”, vedere nascere oltre che pianificare.

Dove è possibile acquistare le vostre borse?
Uno dei primi che ha creduto in noi è la storica vetrina Gilardoni di Como, insignita dalla Regione Lombardia come Negozio Storico presente dal 1943 e non sarà un caso che anche loro hanno una storia molto legata al territorio ed al Made in Italy, come noi. Poi siamo online grazie alla nuova piattaforma di artigianato Made in Italy che si chiama Shop.Fashion.
E quali progetti per il futuro?
Ti anticipiamo che stiamo progettando una terza linea, completamente destrutturata, che riprenderà le stesse caratteristiche di D’ASY Milano ma con uno stile fortemente innovativo.
Borse multiuso, raffinate ed eleganti. Uniche, in tutti i sensi. Opere d’alto artigianato, ispirate dall’arte e dal patrimonio estetico delle sete comasche. Nate dalla voglia di fare, di cui c’è sempre più bisogno, Con un tocco geniale e multitasking tipicamente femminile, inneggiando all’artigianalità made in Italy. Perché, in fondo, “Senza l’eleganza del cuore non c’è eleganza” (Yves Saint Laurent).
Credits:
GIVIELLEfoto e Luca Arnone for @TheWedPro
Nicole Vinti NV IMMAGINE
Francesca Fasone